10 Febbraio 2024

Evento come Esperienza

Le persone sono sempre più disposte a investire le loro risorse (soldi, energia, tempo) per vivere delle esperienze piuttosto che per possedere delle cose e questo perché le “rende più felici”. Lo spiega bene Thomas Gilovich, Professore di psicologia alla Cornell University, in uno studio condotto sul tema della felicità parlando di come ci si abitui quasi subito a possedere un oggetto, scatenando un sentimento di noia istantaneo. Oltre a questo, i nuovi acquisti portano a desiderarne di migliori, aumentando esponenzialmente le nostre aspettative e lasciandoci quindi formalmente inappagati. Infine, per quanto spettacolare sia un oggetto che acquistiamo, ci sarà sempre chi ne possiede uno di migliore.

E quindi qual è il vantaggio sul lungo periodo nell’investire delle risorse comprando un oggetto?

Il discorso cambia quando invece parliamo di esperienze come ad esempio degli eventi. 

Un evento non può essere spiegato, nonostante gli sforzi di ricordare i fatti nei minimi dettagli, né è possibile trasferire agli assenti le sensazioni provate: un evento è proprio quella cosa a cui si deve partecipare, pena perdersi qualcosa di non replicabile. 

Sicuramente partecipare a un evento richiede un dispendio energetico molto più alto che fissare lo schermo di uno smartphone, ma ne guadagnamo in esperienza personale soddisfando contemporaneamente i 3 punti di Gilovich: 

01

Un evento è per definizione qualcosa che succede e di cui si viene a conoscenza man mano che lo si vive

02

Per quanto formalmente simile a un altro evento, avrà una sua unicità dettata dalle dinamiche, dalle presenze, dalla location, etc…

 

03

E’ vero, potranno esserci eventi migliori e più esclusivi, ma chi ci assicura che la nostra esperienza a un evento più basic non sia cento volte più bella di quella vissuta da un vip sul red carpet?

La soggettività imposta da un evento ci assicura che il vero nocciolo della questione sia proprio questo: l’esperienza.

Un’esperienza proposta diventa unica, irripetibile e personalizzata per ogni singola persona che la vive e che è libera di plasmarla in base al suo vissuto, al suo stato d’animo, ai suoi obiettivi, etc…
Che guardando i feed dei vari profili social a cui siamo iscritti si passi molto più tempo a “scrollare” piuttosto che rimanere fermi su un contenuto è ormai cosa risaputa. E non solo per le migliaia di amici/follower/etc… che abbiamo e che postano quotidianamente, ma proprio perché “quella cosa che attira la nostra attenzione” è così rara o così “già vista” che si continua comunque a scrollare, nella maggior parte dei casi. 

A un evento, non scrolli niente. 

Magari ci sono momenti in cui recuperi le energie in solitaria staccandoti dal resto del gruppo o cambiando sala, ma sei comunque a quell’evento e bene o male succederanno cose che anche in minima parte ti cambieranno.

Un evento rende le persone padrone di creare una loro versione di una stessa esperienza e, nel farlo, di sentirsi speciali mentre la stanno vivendo e quando la racconteranno alla loro community, piccola o grande che sia, online e offline. 

Qual è l’evento migliore a cui hai partecipato e cosa lo ha reso così indimenticabile?

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Venezia

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